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"Roma è una città che riesce ancora a sorprendere. Anche la banale operazione di sostituire le rotaie di un tram può trasformarsi in un'avventura archeologica. Nessuna boutade, è tutto vero. Come quella volta - era l'inverno del 2012 - che a piazzale Ostiense, a pochi passi dalla Piramide Cestia, durante il cantiere della nuova linea tramviaria 3, riemerse una necropoli di almeno venti tombe. Bastò rimuovere i vecchi binari e scavare in profondità per appena sessanta centimetri. L'aspetto interessante della scoperta fu che ciascuna sepoltura custodiva uno scheletro perfettamente integro. Quasi tutti i teschi sfoggiavano addirittura una dentatura ben conservata, dettaglio strategico che consentì agli antropologi di ricostruire l'età dei defunti, tra i 13 e i 18 anni. Insomma, sotto quei binari giaceva - da duemila anni circa un cimitero di amabili resti giovanili. Le fosse erano semplici, coperte da cocci di anfore, solo qualche pietosa moneta come corredo per il pedaggio a Caronte nell'estremo viaggio dei morti. Erano poveri, forse schiavi, forse cristiani, per via di un piccolo sarcofago riemerso tra una fossa e l'altra, decorato con scene di pastori che accudiscono greggi di pecore." (Dall'Introduzione)